La terza linea, con una bella storia di sacrifici e riscatto alle spalle, alla sua prima esperienza nel massimo campionato italiano.

Gran colpo di mercato sul finale dell’estate con l’arrivo in Italia della terza linea fijana Rusiate Nasove, atleta internazionale che giocherà per la prima volta nel massimo campionato italiano con il Valorugby. Non solo. Per Nasove, è la sua prima esperienza di gioco in Europa e al di fuori del suo continente, l’Oceania (al di fuori delle Isole Fiji ha giocato solo in Australia).

Rusiate, classe ’95, è nativo di Nadroga-Navosa (Sigatoka) nelle isole Fiji. Ha giocato fino alla scorsa stagione nella squadra Fijian Drua, con cui ha disputato il National Rugby Championship nel 2019, la massima serie della nazionale australiana di rugby, e il Super Rugby Pacific nel 2022, un torneo professionistico annuale di rugby a 15 tra franchigie delle federazioni neozelandese e australiana, per la prima volta allargato a squadre in rappresentanza delle isole del Pacifico (Fiji, Samoa, Tonga e Isole Cook). Sempre nel 2022 è stato selezionato per giocare il Pacific Nations Cup, torneo annuale di rugby a 15 tra le selezioni nazionali delle isole del Pacifico, con i Flying Fijans della nazionale fijana.

Nasove fin da piccolo aveva un sogno: diventare un giocatore di rugby. “Mio padre non giocava a rugby e nemmeno i miei zii o i miei nonni. Ho trovato la mia motivazione in mio cugino, Peceli Yato, che è un Flying Fijan e ci ha sempre detto di diventare i migliori in quello che facciamo. La vita sull’isola è dura. Se non sei bravo a scuola, il tuo destino è fare il contadino. Il successo di Yato mi ha fatto lavorare più duramente degli altri, consapevole che esistono delle alternative per avere un futuro migliore”.

Un futuro che il nuovo diavolo si è conquistato con le unghie e con i denti. Ha dovuto correre per chilometri con pantaloni strappati o in prestito per andare agli allenamenti a Sigatoka, perché non c’erano autobus dal suo villaggio e anche trovare passaggi non era facile, ma senza allenamenti non si giocava. Era la regola.

“Nei momenti di sconforto e stanchezza per i tanti sacrifici quotidiani, mi ha aiutato un motto che mi ispira ancora oggi: “Noqu I bole ni raka na ‘Nakwa me juri me daro” (tutto ciò che sta in piedi deve essere abbattuto). È con questo spirito che affronterò questa nuova avventura. È un altro passo avanti, imparerò il più possibile dai miei compagni, perché fanno un rugby di alto livello, e sono grato al Valorugby per avermi concesso di fare questa importante esperienza. Lavorerò duramente come ho sempre fatto, con l’obiettivo di vincere”.

“Nasove è un giocatore internazionale – spiega il direttore generale del Valorugby Roberto Manghi – che ha dimostrato quanto vale nel Super Rugby. Possiamo dire che è davvero la ciliegina sulla torta in questa rosa. Ha un bel gioco sia con la palla che in difesa, è un ottimo saltatore in touche, sicuramente farà fare un ulteriore salto di qualità alla squadra”.