Accogliendo l’invito rivolto al mondo dello sport dal prefetto di Reggio Emilia Iolanda Rolli e dal questore Giuseppe Ferrari, il Valorugby Emilia è sceso in campo con i propri giocatori aderendo al Tavolo di lavoro per arginare il disagio giovanile che vede coinvolti le principali realtà istituzionali cittadine tra le quali il Comune, la Provincia, l’Asl, Unimore e l’Ufficio provinciale scolastico.

Un Tavolo che si sta occupando, tra le altre cose, dei recenti episodi di cronaca che hanno visto protagoniste alcune baby gang composte da ragazzi adolescenti della città.

Lo Sport – spiega il professor Loris Vezzali di Unimore – può essere uno strumento prezioso, non l’unico, ma sicuramente un importante elemento di congiunzione tra scuola e mondo esterno. In particolare, l’incontro con la testimonianza degli atleti può essere di stimolo e motivante per comprendere l’importanza del rispetto delle regole, nello sport così come nella vita“.

I “Diavoli”, tra cui militano anche tre poliziotti in forza alla Questura reggiana (Mirko Amenta, Lorenzo Favaro e Andrea Balsemin) hanno incontrato nella mattinata di lunedì gli studenti dell’Istituto “Filippo Re” impegnati al parco del Campus San Lazzaro nelle annuali gare di corsa campestre . Oltre a partecipare alla corsa insieme ai ragazzi, i giocatori hanno parlato dei valori che rendono il rugby uno sport formativo non solo dal punto di vista fisico, ma anche umano.

Sostegno, lealtà, rispetto sono parole e valori utili, infatti, non solo sul campo di gioco, ma nella vita di tutti i giorni. Valori fondamentali per vivere bene in comunità. E’ quanto ribadito dallo stesso Balsemin che ha portato ai ragazzi la testimonianza di giovane poliziotto e atleta.
Lo hanno ribadito anche i veterani Guido Randisi, Denis Majstorovic e Diego Antl, tre dei giocatori più esperti del Valorugby – erano presenti anche alcuni giovanissimi come gli azzurri under 20 Alessandro Ortombina e Fabio Schiabel e Piero Dominguez, che hanno poi invitato i ragazzi a provare alcune azioni di gioco come la “mischia” e la “touche”.

Una bellissima esperienza – commentano i prof della “Filippo Re” Davide Duchetta, Marco Grisendi e la dirigente scolastica Mariangela Fontanesi – Poter dialogare, confrontarsi e addirittura competere insieme ad atleti di cosi grande livello ha reso la giornata indimenticabile per i nostri ragazzi. La disponibilità dei giocatori è stata davvero oltre ogni più rosea aspettativa”.