Il Valorugby inserisce il forte numero 9 abruzzese: “Porto a Reggio la mia esperienza internazionale”.

Un nuovo colpo in entrata per il Valorugby Emilia.

Dopo gli annunci Luca Bigi e Shalk Hugo, e il ritorno di Rusiate Nasove, il club di via Assalini sistema anche la casella “numero 9” con l’ingaggio del mediano di mischia Nicolò Casilio.

Ventisei anni, abruzzese de L’Aquila, cresciuto nella squadra della sua città, Casilio è reduce da cinque stagioni in United Rugby Championship, prima con la maglia delle Zebre e, nelle ultime due annate, con quella del Benetton Treviso. In carriera per lui esperienze anche con le maglie di Calvisano (con la conquista dello Scudetto nel 2019), HBS Colorno e Accademia federale. In nazionale il nuovo mediano di mischia granata vanta numerose presenze con le selezioni Under 17, Under 18 e Under 20 con cui ha disputato anche il Sei nazioni di categoria. Per lui anche due presenze con la maglia della Nazionale A.

«Dopo due stagioni in cui per tanti motivi non ho giocato molto, avevo voglia di rilanciarmi – spiega Casilio – Così quando si è profilata l’opportunità di venire a Reggio non ci ho pensato due volte. Questo è un club serio e ambizioso, due caratteristiche che mi appartengono. In più qui sarò allenato da un ex grande mediano di mischia come Marcello Violi. Abbiamo giocato insieme quando ero alle Zebre e ho imparato tanto da lui, sono felice di ritrovarlo ora come guida tecnica. Lo stimo molto, e so che è un sentimento reciproco, questo mi dà ulteriore carica a fare bene».

I primi giorni reggiani sono all’insegna della preparazione atletica, ma non è mancata l’occasione di conoscere meglio i nuovi compagni.

«Abbiamo fatto un bellissimo team building in montagna e la cosa che più mi ha colpito è la “fame” di vincere che ha questo gruppo. Porto a Reggio l’esperienza di alto livello maturata in particolare negli ultimi anni. Ho avuto modo di giocare con campioni di livello assoluto confrontandomi a livello internazionale con il top del rugby. È una sfida avvincente quella di far parte di un gruppo capace che si pone l’obiettivo di portare il Valorugby dove non è mai arrivato prima facendo quell’ultimo step di crescita di un club che ormai si è affermato al vertice in Italia. Trovo molte similitudini con l’annata di Calvisano quando, con un gruppo formato da tanti nuovi giocatori, alla fine riuscimmo a conquistare lo Scudetto. Che sia di buon auspicio per una stagione che non vedo l’ora di iniziare».